IL VIAGGIO

 Comincia il viaggio di Wendy in Chiapas.

scuola primaria plesso scolastico nueva Jerusalem

 ezln la nostra scuola chiapas

Un diario di sensazioni, racconti…ma anche un ritorno su come va il progetto.

Andrea è partito sabato 15 Settembre e sarà di ritorno a fine mese… nelle pagine del suo diario potrete trovare tutto questo e molto di più.

 

LA PARTENZA, PRIMA PUNTATA
Da giorni la mia testa non era convinta di volersi spostare….sentiva il
peso e la paura di andare lontano,ancora una volta da soli, e sta volta la
voglia non c’era ma solo il sentire un obligo difronte a tante e troppe
persone che si aspettavano la mia partenze ed il mio arrivo.
La paura si senza problemi a dirlo e’ stata tanta fino all’arrivo a Citta’
del Messico…..ore di volo in compagnia di una simpatica ragazza del nord
del messico…e ancora ore di attesa all’aereoporto di madrid con chi
capitava…parole a fiumi convincendomi e convincendo che ero un semplice
turista.
Ore 06.05 atterro’ al D.F.
Il film e’ scritto…passaporto in mano, richiesta di visa(visto) da
turista nella stessa, tensione al massimo….Sono difronte alla donna che
controllo i passaporti, il passaporto entra in un macchina……."aspetti
qui’ mi dice", prende il telefono e dopo due secondo arriva un uomo
vestisto di verde (come raccontava Fermin con i Kortatu) che mi dice di
seguirlo. Stanza 2 x2 io e lui e fuori due uomimi della PFP…la paura li
e’ finita convinto che lo fosse anche il mio messico…invece mezz’ora di
chiacchiere e interrogatorio amabile in cui mi si dice che sono convinti
che io sia qua a fare attivita’ politica…me la svango, mi danno lavisa…e mi dice…"non pensare di stare solo nella tua vacanza"….
sono le 07.00…..devo aspettare le 15.25 per il volo per Tuxla…
A Tuxla va di incanto, ovvero incontro un amico di lunga data del Messico e
torno con lui, la fidanzata, sorella di lui e fidanzato di lei(della
sorella)….parlando di messico ed italia…
Arrivo in Posada giusto il tempo di lasciare giu lo zaino poi mi dirigo a
fare un giretto….mangio tacos y quesadillas….e vedo che in centro a San
Cris mi hanno aperto un Burger King…ma in stile coloniale!!
Va beh…oggi gia incontri e riunione domani devo andare per forza
via…….ci sentiamo nella notte!!
Fino a qui tutto bene!

Andrea

SECONDO GIORNO IN SAN CRISTOBAL…IL GIORNO DEI PROBLEMI 
La serata del primo giorno e’ stata passata ascoltando una lezione su
cacao/cioccolato e con una cena a base di cacao….
Sveglia presto, tanto presto che le nuvole riempione le strade al posto
delle macchine e delle persone.
Ci muoviamo per una comunita’….ma non ci possiamo nemmeno avvicinare. Il
rischio e’ troppo alto, perche’ oltre all’esercito e alla polizia sono
scesi in campo i paramilitari…..loro non guardano ne nazionalita’ ne
colore della pelle…
Torniamo indietro che ancora le nuvole non sono alte e la testa e’ un poco
tesa ancora,ma sono le 8 del mattino.Provo a prevelevare al bancomat, per
il secondo giorno non si riesce, parlo con 4 banche..un unico risultato o
la carta e’ smagnetizzata o non c’e’ comunicazione tra le
banche….problema di soldi…mille giri, mille dialoghi una
soluzione.Entro due giorni arriveranno sul conto di una signora locale dei
soldi per me, la meraviglia del sistema interbancario!!!
Sono oramai le 4 del pomeriggio ritorno in ostello, e qui ci prepariamo
alle prime partenze da quando sono qui: July e Momo una coppia francese
ultra simpatica….mi chiedono di collaborare per la cena e cosi’ pasta al
pomodoro e tonno. Piace. Iruni e Simon con l’aiuto di July fanno una super
insalta. Grande cena. Appena finita. Adesso ci prepariamo a giocare
all’assassino………..nel 2006 il mio soprannome era "Entusiasmo" adesso
e’ "quien quiere el Poder".
La giornata dei problemi alla fine e’ passata abbastanza bene, senza
preocupazioni. Se c’e’ una cosa magica del Messico e che ogni situazione,
anche la peggiore, si riesce a vivere con estrema tranquillita’ e
serenita’…anche la paura come stamattina……
Domani si riparte…presto…meta Oventik, caracoles 2 zona
Altos…incontro con la Junta de Buen Gobierno per sapere se hanno un
progetto da propormi..poi chiacchierata con Paco a Promoedios……
Problema foto….non ho il cavetto per scaricarle..giovedi’ capisco se per
caso lo ha la meche!

Andrea

OVENTIK

Stanchezza..come si puo’ essere cosi’ tanto stanchi alle 20.00..in
vacanza?
Sara’ che per il 3 giorno di fila la sveglia suona come quando lavoravo con
i bambini,..ma qua c’e’ il fuso orario, siamo a piu’ di 2000 metri ed un
viaggio da assorbire.
Si parte per Oventik con il combi che per la prima volta in 4 anni e’
praticamente vuoto.
Controllo passaporti, tutto bene, qua non e’ la frontiera con la migra, qua
sono amici e quindi tutto bene. Si passa dal comitato receptor, alla Junta
de Buen Gobierno, al Comite’ de Imformacion, e di ritorno alla JBG. Non
parlo e lascio parlare, il discorso di due compagne del comitato di
informazione mi fa venire la pelle d’oca piu’ e piu’ volte, per tanti e
troppi motivi..una parte incredibile fatto dalla donna anziana che
guardandomi dice "noi non sappiamo ne leggere ne scrivere ma abbiamo la
forza del cuore e della testa che ci sta spingendo in questa follia da 14 anni, follia di autorganizzazione, l’autorganizzazione e il fare e’ l’unico
modo per non farsi mettere i piedi in testa dai governi, fatelo anche voi.
Noi vi chiediamo di aiutarci, di aiutarci a far crescere il sistema di
educazione autonomo, l’unico modo in cui uomini e donne possano avere gli
stessi diritti, l’unico modo affinche’ i giovani possano sapere leggere e
scrivere e non sentirsi piu’ in disagio con gli stanieri come voi, che
hanno tanto forza e coraggio per venire da cosi’ lontano ad ascoltare le
nostre parole e ad ascoltarci"…..Giuro e’ stata un emozione incredibile. 
Cosi’ tornando da li e da San Andres mi sono messo a cercare e ho trovato
che in una comunita’ chiamata Nueva Jerusalem c’e’ un bellissimo progetto
di educazione che pero’ non riceve grandi finanziamenti, penso che i
nostri soldi debbano andare li…non e’ direttamente rivolto alle donne, ma le
parole della compagna mi hanno fatto capire che spingere ad un istruzione
collettiva, autonoma e paritaria sia il modo migliore per crescere una
nuova generazione di compagni senza distinzione di diritti e doveri tra i
generi..perche’ e’ quello che li insegnano nella scuola. Settimana prossima
andro’a vedere. Fino a domenica riposo. Piccoli incontri ma molto
riposo…in fin dei conti sono anche le mie vacanze no??Lunedi’ si
riprovera’ ad andare dove e difficile andare….vediamo che succede. 
Per ora vi saluto……vorrei dormire ma ho una cena con connazionali.

Andrea

SAN CRISTOBAL, SABATO 22 SETTEMBRE, ovvero il primo giorno di autunno. E diciamo che qui si sente tutto, non solo per l’abbassamento della temperatura. Da due giorni un compagno francese ci ha abbandonato, Andres Oubri storico 80enne da sempre vicino alla lotta zapatista ha avuto un incidente fatale in auto, sul ponte tra Tuxla Gutierrez e San Cristobal mentre si recava in San Cris per parlare ad una conferenza sulla situazione nei monti Azules. Oggi il funerale, al CIDECI. Ma la vita continua e prima di andare martedi’ a portare l’appoggio economico per il progetto di educazione mi prendo la tranquillita’ del sabato sera, dopo una cena a base di tameles con res e torta alle fragole, per entrare un po’ nel merito del discorso lotta zapatista. Partendo dagli antipodi 1 gennaio 1994 inizio del levantamento zapatista. Presi 6 municipi del Chiapas. Nella stessa data entrava in vigore il TLC o NAFTA (trattato di libero commercio per il Nord America). La scelta di una data simbolica sara’ solo il primo passo di una lotta piena di simboli ma direttamente volta all’anti-capitalismo e alla critica del sistema neoliberale. Delle dinamiche e delle spinte politiche di ampio respiro sul tema della globalizzazione da parte degli zapatisti generalmente si sa molto. Meno si sa di quello che e’ la parte della Rivoluzione Zapatista  all’interno delle comunita’. Entrando un po’ nel merito di questo discorso e’ importante dire come il funzionamento stesso delle comunita’ indigene messicane e’ sinonimo di anti-capitalismo, come di democrazia diretta e avversita’ al neoliberismo, queste non sono invenzioni né spinte delle lotta zapatista ma identita’ culturale dell’indigenismo. La rivoluzione all’interno delle comunita’ ha come temi fondamentali: la donna, l’uso di alcool e sostanze, l’educazione e la sanita’. Primissima questione rivoluzionaria, non delle comunita’ direttamente,ma dell’EZLN e’ la percentuale di donne all’interno dell’esercito, circa il 33%. Nessun esercito anche ai giorni nostri ha una cosi’ alta percentuale di donne al suo intterno. E cosi’ una di loro, che oltre a essere miliziana fu anche Comandanta, Ramona, promulgò la legge rivoluzionaria per le donne e per le comunita’, dove si dice che le donne godono degli stessi diritti degli uomini, che gli uomini nelle comunita’ zapatiste non possono consumare alcool né droghe, come d’altra parte le donne. Alcool e droghe erano la prima causa di violenza sulle donne all’interno delle comunita’ indigene. Dopo di che il lavoro dell’EZLN fu quello, ed e’ ancora cosi’, di far capire che per emanciparsi, avere un futuro e un posto all’interno del Messico e’ necessaria un istruzione adeguata, istruzione paritaria per donne ed uomini, perche’ solo cosi’ si puo’ creare una parita’ reale e la possibilita’ comune di accedere ai ruoli turnativi di rappresentanza nelle comunita’. Stesso discorso si puo’ applicare alla sanita’. Nelle prossime puntate e nei prossimi racconti andremo ad affrontare il funzionamento dei ruoli turnativi di rappresentanza all’interno delle comunita’, ovvero della democrazia diretta, e quindi il funzionamento della’autonomia politica dei territori zapatisti e dei caracoles.

Andrea 

 

SAN CRISTOBAL ORE14.00 VENERDì 21 OTTOBRE… Secondo giorno di quasi riposo..solo qualche piccolo incontro, ma nessuna riunione a parte quella di pianificazione per cui lunedi’ e martedi’ andro’ in due comunita’ ma tornando qua a dormire.. Come spesso capita quando si sta via solo 15 giorni non si ha la capacità/possibilita’ di fregarsene di quel che succede a casa propria, cosi’ a volte ci sono mail che non fanno proprio bene..tant’e’ che si preferirebbe essere dall’altra parte del pianeta per affrontare i problemi. Comunque qui nella casa/ostello gli ospiti sono sempre meno…nel fine settimana tra gite e comunita’ la gente ci sta meno….io sono stato in comunita’ gia 2 volte in 4 giorni interi passati qua…e mi sembra abbastanza. Giorni di riflessione e di letture, cercando di far quadrare il cerchio e ricomporre i cocci infranti.Giorni tranquilli a parte per lo stomaco. Stasera compagni indigeni hanno deciso che mi devono curare dallo stress con uno dei loro riti a base di uova, basilico e rum…vediamo che pasa. Ho parlato con Paco…tra i diversi video ne ha uno sulle donne nelle comunita’…mercoledi’o giovedi’ in base a quando arrivera’ qui la comandancia dell’EZLN andro’ a visionarlo in anteprima.

Hasta Luego

Andrea

 

 

 

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