Diario 26 marzo 2008

La sveglia naturale del gallo e delle pecore ci riporta alla realta’ del villaggio di Jayuss.


La giornata che aspetta la carovana e’ densa di avvenimenti. La mattina
l’incontro con con "Stop the Wall", grazie al quale tutte e  tutti
abbiamo una situazione piu’ chiara sul muro e sulla "prigione" di Gaza
e sulla situazione di tutta la palestina e del suo popolo. In seguito
andiamo a visitare la "porta" meridionale che limita l’accesso ai campi
degli ulivi e alle coltivazioni. Lo spettacolo e’ impressionante e i
militari non ttardano ad arrivare vista la nostra presenza. Ai nostri
piedi una terra particolare che permette all’esercito di poter
tracciare ogni passaggio che sia a piedi o con un mezzo.


Il destino di questo villaggio e’ simile a quella di coloro che hanno
visto in questi anni costruirsi intorno un muro ed essere cacciati dai
campi coltivati, prima risorsa economica degli abitanti della zona.
Sorprende come una zona ricca di alberi di olivi non riesca a sfamare
una intera popolazione e tutto questo grazie alle "politiche" di
apertura e chiusura di quelle porte che una volta li portava neo "loro"
campi.


Dopo la visita incontriamo il sindaco di Jayuss. 


Nel pomeriggio la carovana si reca alla "porta" settentrionale
dell’enorme paese dove "l’accoglienza" dei militari israeliani e’
immediata, entrano nel territorio palestinese proprio per fronteggiare
gli attivisti e le attiviste "ree" di essersi avvicinate troppo al
muro. Come deterrente per la carovana e gli abitanzi di Jayyus sono
stati sparati anche alcuni lacrimogeni, esplosi a distanza, sintomo
dell’arroganza delle forze armate israeliane. 


La giornata e’ terminata con gli emozionanti workshop per bambini con i
giocolieri e la murga da una parte e di un incontro tra le compagne e
le donne della comunita’ di jayyus. Da registrare l’ennesima sconfitta
della squadra maschile di calcio… i bimbi incontrati all’uscita del
campo ci sfottono simpaticamente al grido di 8 a 1… si prospettano
cambi al vertice e dimissioni dell’allenatore 🙂

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