WASHINGTON (Reuters) – La Corte suprema Usa ha confermato stamani con un voto molto contrastato il primo divieto su scala nazionale ad una specifica procedura di aborto, restringendo il diritto all'interruzione di gravidanza in una decisione su uno degli argomenti più discussi e politicizzati della nazione.
Per cinque voti a quattro, la corte ha respinto gli argomenti contrari al "Partial-Birth Abortion Ban Act" che il presidente Usa George W . Bush ha trasformato in legge nel 2003, dopo l'approvazione del Congresso a guida repubblicana.
E' la prima volta che la più alta giurisdizione del paese conferma una legge federale che vieta una pratica di aborto, da quando la storica sentenza Roe v.Wade del 1973 stabilì che le donne hanno il diritto costituzionale ad abortire.
In una sconfitta per i difensori del diritto all'aborto, la maggioranza della corte ha confermato la legge adottata dopo nove anni di udienze e dibattiti. La legge non è mai stata applicata in attesa che si esprimesse la corte.
La corte ha respinto gli argomenti secondo cui la legge doveva essere cancellata perché impone un carico non dovuto al diritto della donna ad abortire, è troppo vaga e troppo ampia. Continue reading